Da diversi decenni la critica ha avviato un processo di rilettura complessiva dell’opera di Edmondo De Amicis, uno tra gli scrittori più prolifici e popolari del secondo Ottocento.
Questa antologia propone per la prima volta una scelta ampia e articolata di testi che, come spiega Matteo Grassano nel saggio di apertura, guidano il lettore alla scoperta della ricchezza della produzione deamicisiana e permettono un suo migliore inquadramento storico: bozzettista, inviato speciale per i giornali, scrittore odeporico, poeta, narratore del mondo scolastico, militante socialista, studioso della lingua di orientamento manzoniano, De Amicis fu un autore versatile e profondamente immerso nella contemporaneità del suo tempo.
Attraverso i brani qui raccolti, sempre preceduti da mirati cappelli introduttivi e seguiti dalla bibliografia critica, sarà così possibile riscoprire il percorso letterario dello scrittore e il suo sguardo sulle principali questioni sociali, culturali e politiche che caratterizzarono il neonato Stato italiano nel XIX secolo, dall’annessione di Roma alla tragedia dell’immigrazione, dallo sviluppo del socialismo alla problematica dell’alfabetizzazione e dell’unificazione linguistica.
Matteo Grassano è assegnista di ricerca in Linguistica italiana all’Università degli Studi di Bergamo.
I suoi interessi scientifici vertono principalmente sulla storia della lingua, della letteratura e della linguistica italiana del XIX e del XX secolo.
È autore di due monografie: La prosa parlata. Percorsi linguistici nell’opera di Edmondo De Amicis (2018) e Il territorio dell’esistenza. Francesco Biamonti (1928-2001) (2019).