Il libro raccoglie il testo originale e la traduzione italiana di alcuni scritti: le riflessioni di Kant intorno al volumetto dell’anatomista e fisiologo Samuel Thomas Soemmerring Sull’organo dell’anima, sollecitate dallo stesso autore nel 1795, l’anno precedente la sua pubblicazione; lo scambio epistolare che accompagnò e seguì l’invio del breve testo, entusiasticamente accolto da Soemmerring e pubblicato in appendice al suo lavoro; i tre Entwürfe («progetti» o minute) che ne precedettero la redazione definitiva e che integrano il ricco quadro concettuale che ne costituisce lo sfondo.
Alla trattazione della questione della sede dell’anima e del suo possibile organo (l’aristotelico πρῶτον αἰσϑητήριον o sensorium commune), Kant unisce il sintetico riferimento ad altri temi non meno importanti: il potenziale conflitto giurisdizionale fra filosofia e medicina; il concetto di organizzazione della materia; il problema della scientificità della chimica, unito alla prima testimonianza dell’assimilazione della teoria di Lavoisier e all’annunciarsi dell’ipotesi del calorico come costituente fondamentale dell’universo; le questioni dell’«autointuizione» e del ruolo dell’immaginazione.
Ci troviamo insomma di fronte a una sorta di epitome dei temi biologici, fisici, chimici e filosofici del pensiero di Kant.
Oscar Meo (1950), già professore associato di Estetica nell’Università di Genova, si occupa dei rapporti fra estetica, semiotica e teoria dei processi cognitivi, con particolare riguardo alla costruzione del significato dell’oggetto estetico, alla teoria dell’immagine e alle strutture cognitive della devianza psichica.
Dal punto di vista storico, i suoi interessi concernono soprattutto la filosofia di Kant, sul quale ha pubblicato cinque volumi e numerosi articoli e del quale ha tradotto alcuni testi.