Questo volume - corredato dal testo teatrale integrale - si propone di costruire uno sguardo: trovare una prospettiva ermeneutica attraverso cui restituire l’organicità di un’opera di Beppe Fenoglio, Serenate a Bretton Oaks, ultimato nel 1948 ma pubblicato per Mondadori soltanto nel 1978 a cura di Maria Corti.
Attraverso una lettura intertestuale, intratestuale e drammaturgica, l’autrice cerca di scardinare i meccanismi che costituiscono l’ossatura di un componimento giovanile poco conosciuto, cercando di osservarlo nei suoi risvolti inediti e in quelle slacciature capaci di apportare una luce nuova sull’opera tutta di Fenoglio.
Tra tutti i suoi testi teatrali, Serenate è l’unico dotato di una propria organicità, il più caro all’autore, quello più riscritto, quello che avrebbe potuto sancire – forse – il suo ruolo di drammaturgo, scrittore di teatro e non, banalmente, per il teatro.
Ilaria Moretti è dottore in filosofia, membro del centro di studi IHRIM (Institut d’Histoire des Représentations et des Idées dans les Modernités) e insegnante presso il dipartimento di Studi Italiani dell’Université Jean Moulin Lyon 3, in Francia.
Le sue ricerche si concentrano soprattutto sul rapporto tra scrittura, ethos d’autore e identità letteraria con un approfondimento verso le autrici della letteratura italiana del Novecento fino all’epoca contemporanea.
Scrive e collabora con varie riviste. Ha creato e dirige attualmente il primo laboratorio di teatro in lingua italiana presso la sua stessa università.